Origini, arte e cultura:
La Valle d'Itria
,una piccola California, è stata definita da molte riviste
specializzate ,
soprattutto
inglesi e tedesche, poiché costituita da una serie di piccole
collinette ( la Murgia del Sud-Est barese ), di altezza non
superiore ai 500 mt, di natura carsica, che si incunea ai limiti
di tre province pugliesi , Bari Brindisi e Taranto. Abbraccia le
cittadine di: Locorotondo, Martina Franca, Alberobello,
Cisternino e Ceglie.
La sua denominazione deriva da un bizantinismo , in onore della
Madonna Odegitria, Maria , Colei che indicava la "Via del Cielo"
alle tantissime popolazioni che si sono avvicendate nei secoli
in questi territori, punto di passaggio obbligato nel
Mediterraneo, lembo di terra che strategicamente unisce il Mar
Jonio al Mare Adriatico.
I paesini sorti nell'epoca medioevale , inizialmente Borghi o
Casali, dominano dall'alto delle loro collinette un paesaggio
bellissimo, pieno di vegetazione, coltivato a vigneti, a
mandorleti, a ciliegeti, ad uliveti, ma soprattutto densamente
popolato in tutte le sue contrade, offrendo agli occhi del
turista uno spettacolo naturale unico in Italia e con pochi
riscontri nel resto del mondo.
E’ pregna di storia, cultura ed arte. Una distesa verde
costellata dalle tipiche ed antiche costruzioni coniche, i
famosi "trulli",
e da una grande varietà di muretti a secco che cingono piccoli
vigneti, nonché da bianche fabbriche di alcune
masserie,
antiche lame e altrettante piccole valli sempre verdeggianti.
Un po' di storia: Il medievale sito monastico di Santa Maria
d'Itria o Idria sorgeva ai limiti dell'agro monopolitano
(territorio di Monopoli) e, costituiva uno dei beni posseduti
dai Basiliani di Casole (o del famoso cenobio di San Nicola di
Casole, fondato nel 1099 dal monaco greco Giuseppe, sotto la
regola di S. Basilio, in Terra d'Otranto).
Di
modesta superficie, rispetto a quella del feudo di Sant'Angelo
de Grecis (Terra di Bari, territorio di Monopoli), anch'esso di
dipendenza del monastero basiliano di S. Nicola di Casole,
l'insediamento basiliano di S. Maria d'Idria era concentrato in
una chiesa rupestre (1200), in locali adibiti a grancia ed una
contigua cappella-grotta, nominata Santa Maria d'Itria, nella
quale era venerata, in un affresco tardo bizantino, la
Madonna Odegitria
(guida dei viandanti).
Esigue, sono le tracce archeologiche del sito, come anche quelle
documentali, fatta eccezione per alcune notizie riportate
nell'opera, "Istoria Cronologica di Martina", di Isidoro
Chirulli. Oggi il sito consta di un Convento dei Cappuccini, con
l'annessa e omonima Chiesa e un attiguo "Villaggio del
Fanciullo"
Inoltre altri
splendidi luoghi intrisi di fascino e storia sono facilmente
raggiungibili:
7 km da Monopoli pochi km mare